L’americano colloquiale – facile come un pezzo di torta

Il nuovo corso di Babbel dedicato all’americano colloquiale presenta le espressioni e le frasi più utili dell’inglese gergale parlato negli Stati Uniti. E ci siamo dovuti chiedere: perché si dice che qualcosa di molto facile è “un pezzo di torta”? Andiamo a scoprire le (possibili) origini di questa ed altre classiche espressioni americane. Prendetele “con […]
americano colloquiale

Il nuovo corso di Babbel dedicato all’americano colloquiale presenta le espressioni e le frasi più utili dell’inglese gergale parlato negli Stati Uniti. E ci siamo dovuti chiedere: perché si dice che qualcosa di molto facile è “un pezzo di torta”?

Andiamo a scoprire le (possibili) origini di questa ed altre classiche espressioni americane. Prendetele “con un pizzico di sale”!

broke (letteralmente: “rotto”) – senza soldi, al verde, in bolletta

Nel periodo dopo il Rinascimento, molte banche europee fornivano ai propri clienti piccole piastrelle di ceramica che riportavano il nome del cliente, il suo limite di credito e il nome della banca. Un po’ come le moderne carte di credito, ma ben più pesanti. Il cliente portava con sé la piastrella quando voleva chiedere un prestito e, se il suo limite di credito era già stato superato, l’impiegato della banca la rompeva.

flirt – chi “civetta” mostrando attrazione per un’altra persona per farsi corteggiare, ma solo per gioco

Nota bene: diversamente dall’italiano, con il termine “flirt” in inglese non si intende il rapporto giocoso tra due persone che stanno appunto “flirtando”, ma la persona stessa che inizia il gioco (chi “civetta”, insomma). È una parola dalle origini antiche, la prima definizione si trova infatti nel nel dizionario di Samuel Johnson del 1560: “a pert young hussey”, ossia, giovane donna di facili costumi. Per fortuna oggi si applica indifferentemente sia agli uomini che alle donne.

a piece of cake (lett. “un pezzo di torta”) – qualcosa di molto facile, una bazzecola, un gioco da ragazzi

Questo in realtà non è l’unico modo di dire che fa riferimento a vari tipi di torte (“cake” o “pie” in inglese) per descrivere qualcosa di facile: ci sono anche espressioni molto simili come “as easy as pie” (lett. “facile come una torta”), “a cake-walk” (lett. “una camminata con torta”) e addirittura “to take the cake” (lett. “prendersi la torta”). Da dove derivano? Be’, a quanto pare le torte erano spesso il premio in palio in particolari gare che si tenevano durante le feste rurali negli stati schiavisti del sud: gli schiavi si esibivano in coppia camminando intorno a una torta, che veniva successivamente data in premio a chi aveva inventato la camminata più elegante e fantasiosa.

my two cents worth (lett. “il mio contributo da due centesimi”) – la mia opinione (spesso non richiesta o addirittura sgradita)

Le origini di questa frase sono piuttosto incerte. Secondo alcuni, deriverebbe dalle scommesse nei giochi di carte: nel poker infatti, per iniziare a giocare si deve puntare una somma detta “ante”. Ma potrebbe anche trattarsi di un adattamento americano di “two bits” (letteralmente, “due pezzi”, in riferimento ai “pezzi da otto” del real, il cosiddetto “dollaro spagnolo”) oppure dell’espressione inglese “two pennies worth” (lett. “un valore di due penny”). O magari è solo un riferimento al costo dei francobolli per spedire una lettera, che un tempo in Inghilterra era appunto di due penny.

to be hard as nails (lett. “essere duri come chiodi”) – essere forti, tenaci, resistenti

Questa frase ha origine nell’epoca in cui i chiodi erano grossi pezzi di ferro, difficili da piegare. Nella migliore tradizione dei “tormentoni” di internet, questo idioma è stato illustrato con una foto di Chuck Norris.

the whole nine yards (lett. tutte le nove iarde) – per intero, al completo, nella misura massima
(La iarda è l’unità di misura anglosassone che corrisponde a 0,9144 metri.)

Questa espressione, entrata nell’uso comune dopo la seconda guerra mondiale, ha suscitato più speculazioni e dibattiti di qualsiasi altra frase nella lingua inglese. A cosa si riferivano in origine quelle “nove iarde”? Alcune delle teorie più diffuse includono: la quantità di materiale che serve per realizzare un completo da uomo; la capacità di volume di un’autobetoniera (9 iarde cubiche); la lunghezza del nastro delle cartucce delle mitragliatrici usate sugli aerei caccia nella seconda guerra mondiale; e, infine, il numero di “yards” (non come unità di misura, ma nel significato di “pennoni”) che reggono le vele di una barca.

La frase compare per la prima volta nel 1907 in un articolo sul baseball pubblicato in un quotidiano dell’Indiana e fa poi perdere ogni traccia per almeno mezzo secolo, per riapparire solo nel 1956 nel Kentucky Happy Hunting Ground, una rivista locale di caccia e pesca. A confondere ancor di più le acque, in un colpo di scena degno da classico romanzo giallo, ci si mette la recente scoperta di un’altra versione della frase, nel titolo di testa di un quotidiano della Carolina del Sud del 1921: “The Whole Six Yards of It”, dove le iarde sono sei invece di nove.

A questo punto ci tocca deludere i detective linguistici: probabilmente il numero nove non aveva un significato particolare. È solo un esempio delle mutazioni che gli idiomi spesso subiscono nel corso del tempo: anche la nota frase “Cloud Nine” (lett. “la nona nuvola”, simile all’italiano “settimo cielo”) in origine era appunto “Cloud Seven”. Ma ci sarà sempre chi continuerà a speculare all’infinito… chissà mai a che si riferivano in origine “le sei iarde”?

Scoprite molte altre affascinanti parole ed espressioni dello “slang” a stelle e strisce nel nuovo corso di Babbel sull’americano colloquiale.

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