Ritratto: Andrea da Bologna, lo sport e lo spagnolo

Stiamo lanciando una serie di ritratti di utenti di Babbel – uno scorcio delle loro vite e dei motivi per cui hanno deciso di imparare una nuova lingua. Oggi vi presentiamo Andrea, trentacinquenne sportivo di Bologna con la passione per le lingue, che per lavoro ha imparato lo spagnolo… in tre settimane! Sentiamo com’è andata.
Retrato

Stiamo lanciando una serie di ritratti di utenti di Babbel – uno scorcio delle loro vite e dei motivi per cui hanno deciso di imparare una nuova lingua. Oggi vi presentiamo Andrea, trentacinquenne sportivo di Bologna con la passione per le lingue, che per lavoro ha imparato lo spagnolo… in tre settimane! Sentiamo com’è andata.

Da 12 anni lavoro in un negozio di articoli sportivi. La mia passione principale è lo sport: sono un atleta da molti anni e gli sport a cui mi sono maggiormente dedicato sono nuoto, arti marziali e fitness in sala pesi, dove ho anche lavorato come personal trainer.

Quando la mia società mi ha comunicato che avrei fatto un colloquio per una sede locale in Spagna, a Tenerife, non ho avuto dubbi: volevo il lavoro!

Il colloquio si sarebbe svolto da lì ad un mese circa e avrei dovuto dimostrare di poter simulare una vendita, di poter interagire con i clienti. A scuola ho imparato il francese e ho cominciato due anni fa a studiare l’inglese da solo, ma lo spagnolo mi era completamente estraneo. Non volevo però far vedere che non lo parlavo per niente e mi sono detto “Va bene, proviamo almeno a studiare per queste tre settimane e vediamo cosa ne viene fuori!” Ho deciso allora di provare Babbel e devo dire che i risultati si sono visti subito. Durante il soggiorno in Spagna ho parlato solo spagnolo, sia nei ristoranti che con gli albergatori. Solo in un’occasione ho dovuto ricorrere all’inglese: dalla polizia, per denunciare il furto della borsa dalla macchina. Non avevo ancora fatto quel corso di Babbel!

Durante il colloquio mi è servito l’interprete, dato che si usava una terminologia molto specifica del settore dello sport e delle vendite, ma per tutto il resto non ho avuto difficoltà. Il colloquio è andato bene e ne avrò un altro in cui dovrò simulare una vendita in spagnolo. Devo quindi riuscire ad interagire e per farlo devo migliorare il mio spagnolo. Per riuscirci ho integrato lo studio della lingua nella mia routine quotidiana: di giorno lavoro, poi ci sono miei allenamenti e la sera la dedico allo spagnolo o all’inglese, dato che a Tenerife mi serviranno entrambi.

Credo che  porsi un obiettivo sia fondamentale per riuscire in quello che si vuole. Ho notato questa forte determinazione a raggiungere l’obiettivo in chi ha fatto sport ad alti livelli. Per me gioca un ruolo grandissimo il fatto che io mi voglia stabilire lì. Ho un obiettivo e faccio tutto quello che posso per raggiungerlo.

Ho trovato il metodo di Babbel più utile rispetto ad un corso tradizionale. Mi aiuta molto che gli argomenti siano circoscritti, così non disperdo le informazioni. È molto importante, specie se si ha un mese per imparare una nuova lingua! Un altro aspetto di Babbel che mi piace è la ripetizione dei vocaboli. Nel corso privato di inglese che ho frequentato in passato gli argomenti venivano ripetuti una volta e poi si passava a quelli successivi.

Ma quello che veramente mi è servito e che penso sia la vera novità dei corsi di Babbel è l’allenamento della pronuncia. L’insegnante infatti mi corregge la pronuncia una, due volte, ma prima o poi si stanca. Il computer non si stanca mai! (ride)

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